SHOAH il Futuro nella Memoria

Shoah_2011Anche quest’anno l'Associazione ASSO-Onlus ha deciso di commemorare la Giornata della Memoria con un’iniziativa dal titolo “SHOAH il Futuro nella Memoria", così come già avvenuto nel 2009 e nel 2010.

L'appuntamento è per sabato 29 gennaio alle ore 17.30 a Pescara presso la sala Consiliare del Comune e vede il Patrocinio del Comune di Pescara, Assessorato Grandi Eventi.

Il Programma prevede filmati d'epoca che testimoniano visivamente l’enormità dello sterminio inframezzati da canti eseguiti da:

  • - Gruppo vocale polifonico "Moti Armonici" diretto dal M° Maria Gabriella CIAFFARINI
    - "Trio Escolaso": Simone MARINI, Daniela FIDANZA, Rocco RONCA

Una difficoltà reale che si incontra nel raccontare la Shoah è l’inadeguatezza narrativa per assenza di termini efficacemente evocativi. Lo stesso Primo Levi, in “Se questo è un uomo”, dopo aver raccontato l’arrivo al campo e la conseguente “demolizione di un uomo” - scrive - “…allora, per la prima volta, ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa…”. Per questa ragione, e perchè ormai, a distanza di tanti anni, anche gli ultimi testimoni, stanno scomparendo, ci è sembrato importante evocare l’inumanità della Shoah attraverso la proposizione di alcune poesie, brani musicali, immagini.

Proporremo un percorso a ritroso nel tempo partendo da “Se questo è un uomo” per concluderlo con un salmo ebraico, comunemente conosciuto come GAM GAM. Il tutto sarà intervallato dalla proposizione di alcuni brevi video d’epoca, che testimoniano visivamente l’enormità dello sterminio. La musica sarà il collante penetrativo che legherà i vari momenti che caratterizzeranno la giornata. Il messaggio finale, sarà comunque carico di speranza attraverso un simbolico e suggestivo passaggio del testimone alle future generazioni perché la Shoah è stata una tragedia di dimensioni apocalittiche, e bisogna conoscerla, percepirla, per saperla raccontare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, non tanto perché occorre ricordare per paura che si ripeta, ma per dare al futuro la possibilità di essere migliore di ieri